Bonus Renzi 2023: ecco cosa cambia
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Bonus Renzi: ecco cosa cambia nel 2023 nelle buste paga

irpef cud busta paga

Il cosiddetto bonus Renzi per i lavoratori dipendenti nel 2023 cambia. Bisogna fare domanda o viene erogato in busta paga?

Dal luglio 2020 il bonus Irpef per i lavoratori dipendenti può arrivare a un massimo di 120 euro al mese e massimo 1200 euro annui in base alla fascia di reddito. Dal 2020 il cosiddetto trattamento integrativo sui redditi del lavoratore dipendente e assimilati, la somma riconosciuta annualmente ai dipendenti ha sostituito il cosiddetto bonus Renzi. A differenza di quest’ultimo, il trattamento integrativo è esteso a diverse categorie come lavoratori atipici e disoccupati, chi è in cassa integrazione o borsisti e stagisti.

Questa integrazione viene erogata direttamente in busta paga dal datore di lavoro, o riconosciuta dall’Inps quindi non bisogna farne domanda. Il lavoratore può anche recuperare la cifra in occasione della dichiarazione dei redditi, chiedendo un rimborso da parte dell’Agenzia delle entrate. Dal 14 febbraio 2023 chi percepisce la Naspi, l’indennità per la disoccupazione, non dovrà presentare domanda per il trattamento ma gli verrà riconosciuto dall’Inps.

irpef cud busta paga
irpef cud busta paga
Leggi anche
Bollette in diminuzione nei prossimi mesi: le stime

Chi ha diritto al trattamento integrativo

La nuova manovra finanziaria 2023 non ha modificato nulla in merito a questa agevolazione. Per questo l’ex bonus Renzi sarà riconosciuto anche nel 2023 a chi rispetta determinati limiti di reddito, inferiori a 15mila euro. Ne hanno diritto i lavoratori dipendenti sia del settore pubblico che privato, soci delle cooperative, lavoratori atipici o con co.co.co, stagisti e borsisti, lavoratori socialmente utili, i disoccupati percettori di indennità mensile di disoccupazione Naspi, i lavoratori in cassa integrazione.

Per ottenere il valore del trattamento integrativo, è necessario effettuare un calcolo sulla base della previsione del reddito, cioè simulando il reddito annuale del lavoratore. I lavoratori con reddito fino a 15mila euro annui hanno diritto all’erogazione dell’intero trattamento integrativo, pari a 1.200 euro l’anno, riconosciuto in quote giornaliere. Il credito Irpef per chi ha un reddito più alto è stato invece riassorbito dalle detrazioni fiscali

Per avere contezza dei pagamenti del bonus trattamento integrativo 2023, bisogna andare sul sito dell’Inps e accedere con le proprie credenziali sul fascicolo previdenziale del cittadino. Andare sulla pagina “prestazioni-pagamenti”, poi su “prestazione” e visualizzare il bonus in “pagamenti piattaforma fiscale” erogato direttamente dall’Inps.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 20 Febbraio 2023 15:05

Bollette in diminuzione nei prossimi mesi: le stime

nl pixel